La Progettazione Urbana come strumento di prevenzione del terrorismo
Contributo all’E-Book “DIVERSEcity” presentato durante la Biennale dello Spazio Pubblico 2019 a cura del Consiglio Nazionale degli Architetti. Roma, 2019.
ISBN 978-88-941296-4-9

Mentre in tutto il mondo le città più importanti continuano a studiare modalità per scoraggiare, prevenire e mitigare eventuali attacchi terroristici, tra i progettisti e gli amministratori pubblici cresce la preoccupazione su come l’architettura, la progettazione urbana e la pianificazione possano contribuire a migliorare la sicurezza nell’ambiente urbano, mantenendo al contempo livelli accettabili di qualità nell’esperienza urbana complessiva. Partendo dal presupposto che blindare fisicamente tutti i potenziali obiettivi, sebbene inevitabile come risposta immediata, non possa essere seriamente considerata una soluzione a lungo termine, sorgono interrogativi su come sia possibile implementare soluzioni integrate nelle fasi iniziali del processo di progettazione e rigenerazione urbana. Oltre all’impiego a breve termine di strumenti di difesa e controllo come telecamere, paletti, blocchi di cemento o, nella migliore delle ipotesi, elementi di arredo urbano, la necessità di applicare strumenti di prevenzione a lungo termine ci spinge ad affrontare questioni più profonde e diffuse di privazione, esclusione sociale, e ghettizzazione all’interno del tessuto urbano.
